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Mostra Steve McCurry. Terre Alte al Mart di Rovereto

La Mostra Steve McCurry. Terre Alte in corso al Mart di Rovereto: gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e le opere, la sede espositiva.

Mostra Steve McCurry. Terre Alte Rovereto
Steve McCurry. Terre Alte - Palazzo delle Albere, Via Roberto da Sanseverino, 43, Trento

(Foto: Steve McCurry Mongolia, 2018 ©Steve McCurry)

Mostra in corso dal 19 giugno al 17 settembre 2021

Il Mart e il Muse insieme per la prima volta per presentare un speciale progetto di Steve McCurry dedicato al tema della montagna.

Comunicato stampa della Mostra Steve McCurry. Terre Alte

Grazie al suo stile forte e deciso, McCurry è tra i fotografi contemporanei più famosi e amati. I suoi lavori raccontano di conflitti, di tradizioni antiche e di culture contemporanee e sono diventati vere e proprie icone del nostro tempo. Per la prima volta insieme, i due musei trentini organizzano una grande mostra nella storica sede di Palazzo delle Albere.A Trento, fino al 19 settembre.

Palazzo delle Albere, il link tra il Mart e il MUSE

Dalla fine degli anni Ottanta al 2010 il rinascimentale Palazzo delle Albere è stato la prima sede del Mart. Nelle antiche sale affrescate si sono avvicendate numerose grandi mostre e hanno trovato stabile collocazione dipinti e sculture, in parte provenienti da importanti depositi e donazioni, tra cui le opere di Hayez, Bonazza, Disertori, Malfatti e Vallorz.

In anni recenti il Palazzo è stato affidato dalla gestione del MUSE di Trento, inaugurato nel luglio del 2013 proprio nel quartiere delle Albere, che dal Palazzo prende il nome.
Il programma del MUSE ha ampliato la proposta del museoche mette in dialogo natura e scienza con le discipline umanistiche (filosofia, arte, letteratura, musica e teatro).
Una contaminazione che, a partire dal 2019, ha portato nell’antica dimora nobiliare un cartellone di mostre, spettacoli e iniziative capaci di intrecciare passato, presente e futuro e affrontare temi di grande attualità: la relazione tra umanità e foreste, le sfide dell’Antropocene e il rapporto tra scienza e filosofia.

Da dicembre 2019 alle attività espositive del Palazzo progettate dal MUSE si sono affiancate alcune esposizioni organizzate dal Mart, nell’ottica di una sempre più serrata collaborazione.Nasce da questo indirizzo culturalel’intento di proseguire insieme neldisegno di rilancio della dimora storica e dei suoi dintorni.

Si comincia con lamostra diSteve McCurry,la cui evocativa indagine visiva ha a che fare con le ricerche di entrambi i musei trentini: arte, fotografia, ricerca estetica da un lato; montagna, antropologia, cambiamenti climatici dall’altro.

Da un’idea di Vittorio Sgarbie Gabriele Accornero, la mostra è realizzata con Sudest57, agenzia italiana che rappresanta i maggiori fotografi internazionali. La curano Biba Giacchetti, fondatrice di Sudest57, e Denis Isaia, curatore del Mart.

"Già solo il viaggiare e approfondire la conoscenza di culture diverse mi procura gioia e mi dà una carica inesauribile"
- Steve McCurry

A Trento un progetto inedito racconta la straordinaria carriera di Steve McCurry.
Dedicato alle terre e alle genti di montagna, Terre Alte è un viaggio tra le altitudini del mondo. L’Afghanistan, il Tibet, la Mongolia, il Giappone, il Brasile, la Birmania e poi le Filippine, il Marocco, lo Yemen narrano le simbiosi tra popoli, animali e paesaggi secondo la cifra espressiva che ha reso McCurry uno dei fotografi contemporanei più amati.

In un percorso su due piani, 130 scattidescrivonoil fascino della montagna, la fierezza dei suoi popoli, la struggente bellezza dei suoi paesaggi, l’incanto dei suoi silenzi.
Le immagini documentano, con potenza inaudita, lo spirito delle vette, la sacralità, gli sguardi e la forza della vita in condizioni estreme.
La mostra è arricchita dallaIcons Room, una stanza nella quale si ripercorre sinteticamentela carriera di Steve McCurry attraverso undici fra le più note opere fotografiche. Tra queste il celebre ritratto dellaragazza afgana dallo sguardo magnetico, realizzata nel 1984.

Terre Alte immortala l’incanto di un’opera d’arte, quella della natura, fatta di paesaggi di sublime bellezza e abitata con determinazione incrollabile dalla“gente di montagna”. Emerge con forza l’equilibrio dello stile di vita di popoliabituati a confrontarsi con due opposti, il pericolo e l’opportunità.

Le immagini, in parte inedite, raccontano l’instancabile desiderio di McCurry di esplorare, scoprire e rivelare il mondo. Una vita dedicata a paesaggi sconfinati, tempi dilatati, silenzi che avvolgono lo spirito rimandando a tradizioni antiche e culture contemporanee. La narrazione delle altitudini sospese fra cielo e terra cattura l’armonia fra paesaggio, esseri umani e animali che ancora resiste, sottolineandone lafragilità.

La mostra vuole essere anche lo spunto per una riflessione sui cambiamenti climatici e antropologici e sulla decolonizzazione culturale. In tutta l’opera di McCurryricorre uno spirito politico, una vena ecologista e pacifista, un profondo impegno umanitarioriconoscibilein particolare nella rappresentazione di culture sottorapresentate o ignorate. Parallelamente alla professione fotografica, McCurrypromuove progetti di alfabetizzazione ed empowerment delle popolazioni più povere. Perché come lui stesso ha dichiarato: “La storia di ciò che accade in quei luoghi diventa parte della tua stessa storia”. Biografia (a cura di Sudest57)

Da circa 30 anni, Steve McCurry è considerato una delle voci più autorevoli della fotografia contemporanea. La sua maestria nell’uso del colore, l’empatia e l’umanità delle sue foto fanno sì che le sue immagini siano indimenticabili. Ha ottenuto copertine di libri e di riviste, ha pubblicato svariati libri e moltissime sono le sue mostre aperte in tutto il mondo.

Nato nei sobborghi di Filadelfia nel 1950, McCurry studia cinema e storia alla Pennsylvania State University prima di andare a lavorare in un giornale locale. Dopo molti anni come freelance, compie un viaggio in India, il primo di una lunga serie. Con poco più di uno zaino per i vestiti e un altro per i rullini, si apre la strada nel subcontinente, esplorando il paese con la sua macchina fotografica.Dopo molti mesi di viaggio, si ritrova a passare il confine con il Pakistan. Là incontra un gruppo di rifugiati dell’Afghanistan, che gli permettono di entrare clandestinamente nel loro paese proprio quando l’invasione russa chiudeva i confini a tutti i giornalisti occidentali. Riemergendo con i vestiti tradizionali e una folta barba, McCurry trascorre settimane tra i mujahidine mostra al mondo le prime immagini del conflitto in Afghanistan, dando finalmente un volto umano a ogni titolo di giornale. Da allora, McCurry ha continuato a scattare fotografie mozzafiato in tutti i sei continenti. I suoi lavori raccontano di conflitti, di culture che stanno scomparendo, di tradizioni antiche e di culture contemporanee, ma sempre mantenendo al centro l’elemento umano che ha fatto sì che la sua immagine più famosa, la ragazza afgana, fosse una foto così potente.

McCurry è stato insignito di alcuni tra i più importanti premi della fotografia, inclusa la Robert Capa Gold Medal, ilpremio della National Press Photographers e per quattro volte ha ricevuto il primo premio del concorso WorldPress Photo. Il ministro della cultura francese lo ha nominato cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere e, piùrecentemente, la RoyalPhotographic Society di Londra gli ha conferito la CentenaryMedal for LifetimeAchievement.

McCurry ha pubblicatomoltilibri, tra cui The Imperial Way (1985), Monsoon (1988), Portraits (1999), SouthSoutheast (2000), Sanctuary (2002), The Path to Buddha: A Tibetan Pilgrimage (2003), Steve McCurry (2005),Looking East (2006), In the Shadow of Mountains (2007), The Unguarded Moment (2009), The IconicPhotographs (2011), Untold: The Stories Behind the Photographs (2013), From These Hands: A Journey Alongthe Coffee Trail (2015), India (2015), Leggere(2016), Afghanistan (2017), Una Vita Per Immagini(2018), Animals(2019), In Search of Elsewhere (2020).

Orari: da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00. Sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00.
Biglietti: intero € 7; ridotto € 5; gratuito fino ai 14 anni e persone con disabilità.
Info: tel. +39.0464.454124; 800 397760
E-mail: [email protected]
Sito web: Mart

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